“La cucina di Matteo è la cosa più vicina all’orgasmo a parte il sesso” cit. Gallizio
Basterebbe questa citazione per chiudere la recensione del Manna, ristorante nella periferia est milanese (fermata MM Turro per la precisione).
Ma come sempre nella vita ci sono mille sfaccettature e il Manna con il suo condottiero non fanno eccezione. Definito “condottiero” non a caso, lo chef Matteo Fronduti ha le physique du rôle di un soldato di ventura medievale catapultato in una cucina dei nostri giorni, a cavallo della sua motocicletta. Ti accoglie con un sorriso ironico e con orgoglio “ben in vista” ti presenta le sue creazioni. È un orgoglioso vero Matteo e come tutti gli orgogliosi va capito e scoperto poco a poco. Ma in breve tempo ti conquista.
Non solo. È anche un poeta in grado di dare alle sue creazioni nomi e definizioni dissacranti che anticipano le emozioni e sensazioni in uscita dalla sua cucina. Nell’attuale menu autunnale sono ad esempio presenti “Incendio nel porcile” (pancia di maiale affumicata, cicoria e rafano) piuttosto che “Ora o mai più” (Riso mantecato, funghi porcini e bagoss). I nomi richiamano la stagionalità o i sapori che si stanno per gustare in modo preciso. Non mi è mai capitato che un boccone mi deludesse, risultasse anonimo o incolore. Ogni singolo piatto, nell’originalità della presentazione che Matteo sa sempre proporre, restituisce in modo chiaro e leggero tutti i sapori che lo compongono, regalando sempre grande soddisfazione al palato.
Ancora, Matteo rappresenta il primo ristoratore web 3.0 che ribalta il paradigma dei “social cosi” facendo lui le recensioni agli avventori del suo locale. Dove non arriva lui ci pensano le sue truppe di affezionati clienti, pronti a prendere la parola in sua difesa emulandone lo spirito “è vero, hai ragione…. ci vado tutti i giorni e fa proprio schifo” oppure qui
Il menu cambia al variare delle stagioni, andando a cercare ingredienti del momento rivisitando (meglio dire ribaltando) classici o creando accostamenti arditi ma sempre azzeccati. La disponibilità di mezze porzioni permette anche ai clienti meno mangioni di assaporare un menu completo.
All’offerta culinaria di affianca una carta dei vini piuttosto corta, ma ricca di scelte originali e particolari, in grado di abbinarsi alla meraviglia con i piatti proposti.
Nelle due sale semplici ed essenziali del Manna verrete curati dal ragazzo delle comande, ovvero Matteo stesso e il conto per un menu completo non arriverà ai 55 euro vini esclusi a persona (servizio e coperto sono invece inclusi).
Ristorante Manna
P.le Governo Provvisorio 6
20127 Milano
02 26809153
http://www.mannamilano.it
Aperto a pranzo e cena – Chiuso la domenica.
PS Matteo è reo di avere importato a Milano una forma di malattia tropicale discendente dalla Saudade brasiliana detta VogliaDiManna. Chi ne viene contagiato (come il sottoscritto) tende ad avere attacchi di tristezza epocale che si possono placare solo una volta giunti alla corte di Matteo.
Sai che appena arrivati a Milano abitavamo in Piazzale Governo provvisorio. All’epoca c’era un ristorante russo. Da provare, la tua rece e le foto mettono acquolina.
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Per la serie carramba da bambino vivevo in via padova e andavo a scuola in via russo =P
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