Volevo fare un chutney di mango, ma quando sono arrivato al frigorifero… il vuoto il nulla il deserto. Non c’era traccia del frutto esotico che sempre (o quasi) è pronto a disposizione. In cambio due avocado strillavano “scegli noi che siamo belli maturi e pronti a qualsiasi cosa”. Non potevo ignorare il loro appello e così in pochi minuti è nata una ricetta che partendo dai classici abbinamenti del guacamole come lime e coriandolo, si è trasformata in una fresca vellutata.
Ingredienti per 4 persone:
- 2 avocado maturi
- ca. 250 cl di brodo vegetale
- 1 lime
- 4 fette di speck
- 1 piadina
- semi di coriandolo
- sale e pepe nero q.b.
Si mette a scaldare il brodo e nel mentre si pulisce e taglia a pezzi piccoli l’avocado. Appena fatto si mettono nel brodo. Si aggiunge il succo del lime, una generosa macinata di pepe nero e di coriandolo, si regola di sale.
Appena il brodo raggiunge il bollore si spegne il fuoco e si frulla l’avocado. A seconda dei gusti, aggiungere altro brodo mentre si frulla per ottenere una vellutata più o meno densa.
Mentre la vellutata si intiepidisce si mette lo speck su una piastra ben calda e lo si “arrostisce” come se fosse bacon. Si taglia la piadina a spicchi e la si passa per un minuto nella piastra calda dopo lo speck, in modo che ne assorba il condimento.
Una volta tiepida (da provare anche fredda di frigorifero), impiattare la vellutata con speck e piadina. Un consiglio lo speck va spezzettato e utilizzato come se fossero dei crostini.
L’abbinamento
Un piatto delicato e molto fresco con punte di limone che ne rende difficile l’accompagnamento. Ho provato (e direi con buoni risultati) un Dosaggio Zero Riserva Talento Letrari , un Trento DOC che con la sua persistenza e intensità ben contrasta la tendenza acida e fresca del piatto. I classici sentori di crosta di pane e la mela al palato ben si sposano a mio avviso con il sapore del piatto, ricreando peraltro un connubio territoriale con lo speck.
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