Il risotto che Valeria aspetta… (o alla melagrana)

La prima ricetta di questo blog non poteva che essere un risotto. Amo il riso cucinato in tutti i modi, ma soprattutto fatto a risotto. Mi piace farlo con tutto, ho persino provato a farlo con il kiwi (ve ne renderò conto presto), ma visto che siamo a settembre e comincia a esserci un delizioso frutto che è protagonista di uno dei miei risotti cavallo di battaglia, da qui inizio. Si tratta del risotto alla melagrana.

Per 4 persone:
• 320 gr di riso
• 1 bella melagrana rossa
• Brodo vegetale (fatto bene, con sedano verde, carota, cipolla, 1 patata e un po’ di sale)
• 1 scalogno (dimensione media)
• Pepe bianco
• Sale
• Olio evo
• 1 pezzetto di burro o una cucchiaiata di robiola (poi vi spiego)
• Un piccolo trito di erbe fresche (a piacere tra origano fresco, maggiorana, prezzemolo, dragoncello)

È un risotto veramente semplice con un gusto leggermente acidulo, quindi non è detto che piaccia a tutti. Io lo amo!
Iniziamo. Tritare lo scalogno. Sgranare la melagrana. È un lavoro lunghetto, ma fatelo con amore e pazienza. Una volta sgranato e tolte per bene le pellicine bianche, togliete qualche granello (ne basterà un cucchiaio circa) e frullate il resto piuttosto a lungo. Prendete un colino e filtrate il succo della melagrana per eliminare i semini. Dovrete aiutarvi con un cucchiaino e schiacciare la polpa nel colino per ricavare più succo che potrete.
In una pentola adatta al risotto (o una wok larga, dove io mi trovo molto bene a prepararlo) mettere qualche cucchiaio di olio d’oliva e fare rosolare lo scalogno. Quando lo scalogno è dorato aggiungere il riso e farlo tostare un minuto. Aggiungete il succo di melagrana e dopo 1 minuto circa (non deve assorbire del tutto) iniziate con il brodo preparato in precedenza. Io non sono di quelle che mettono un mestolo di brodo alla volta. Ne metto 5 o 6 mestoloni e lascio andare. Quando è assorbito controllo la cottura e se serve aggiungo brodo, ma questa volta poco alla volta per non far scappare la cottura. Quasi alla fine pepate e salate a piacere. Portate a cottura per il tempo necessario in base al riso che usate. Per questo risotto uso l’arborio o il carnaroli. La cosa importante è che sia riso di buona qualità.
Arrivati a cottura spegnete il risotto unite i grani di melagrana messi da parte e aggiungete un pezzetto di burro (io ne metto 20-30 grammi non di più) oppure una cucchiaiata di robiola se volete sottolineare l’acidità del risotto. Se vi piace questo è anche il momento per il trito d’erbe.
Servite aggiungendo una bella spolverata di parmigiano.

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3 pensieri su “Il risotto che Valeria aspetta… (o alla melagrana)

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