No. Questa non è la storia di gnocchi misteriosamente scomparsi. Parliamo solo di un delizioso piatto nato un po’ perché era tempo che avevo voglia di gnocchi, ma principalmente a seguito della partecipazione a un divertente show cooking promosso da Zafferano Leprotto qualche giorno fa. Nel corso dell’incontro ho potuto conoscere meglio le proprietà e le curiosità dei preziosi stimmi del fiore che danno origine allo zafferano. Lo zafferano oltre a regalare ai piatti un profumo e un colore unici, ha numerosissime doti tra le quali una particolarmente importante per noi donne. E’ ricco infatti di antiossidanti, sostanze che come pazze si impegnano per combattere l’invecchiamento. Quindi più zafferano per tutti.
Gli gnocchi di patate li faccio abbastanza spesso. Questa volta ho voluto provare un modo nuovo per farli, unendo alle patate il topinambur. Il topinambur è un tubero la cui consistenza è simile alla patata, anche se molto più acquoso e con un sapore di carciofo.
Passiamo alla ricetta (per 5-6 persone circa) per la quale servono pochissimi ingredienti: 500 grammi di topinambur, 600 grammi di patate meglio se vecchie, come la nonna insegna, circa 200 grammi di farina e sale.
Per il condimento: 200 grammi di taleggio, qualche cucchiaio di latte, 1 bustina di zafferano Leprotto.
Ho sbucciato i tobinambur e le patate. Ho bollito i topinambur a pezzi di dimensioni simili per 15 minuti circa e le patate tagliate in 4 pezzi per circa 20 minuti (sentitele con uno stuzzicadenti o una forchetta per capire se sono cotte).
Ho schiacciato patate e topinambur con lo schiacciapatate e lasciato il tutto a raffreddare e perdere l’umidità sul tavolo. Questo passaggio secondo me è fondamentale perché gli gnocchi riescano bene. Una volta raffreddati, ho aggiunto il sale e la farina e iniziato a impastare. Dovrete capire voi se la farina è sufficiente. Come detto il topinambur tende a essere parecchio acquoso e quindi probabilmente sarà necessario aggiungere altra farina, l’importante è aggiungerne poca alla volta per non eccedere. L’impasto finale resterà comunque più morbido e appiccicoso di quando si preparano gli gnocchi solo con le patate. Niente paura, riescono lo stesso. Ci vuole solo un po’ di pazienza per prepararli e non farli attaccare.
Una volta ottenuto un impasto gestibile ho iniziato a fare dei rotolini tagliarli a pezzetti. Sulla forma non mi sono soffermata. Ho solo cercato di ottenere grandezze il più possibili simili. Non li ho rigati perché sono troppo pigra, perché l’impasto lo rende difficile e soprattutto per poter continuare a dire alle amiche che per fare gli gnocchi in casa ci vuole un attimo. Mi raccomando spargete un po’ di farina sullo strofinaccio dove terrete gli gnocchi pronti. Io li preparati e messi subito in pentola.
Ma passiamo al condimento. Io sono una di quelle che pensa che lo gnocco vada condito con una salsa morbida, questo per poterli amalgamare facilmente senza rischiare di romperli.
Ho quindi fatto una salsa di taleggio. Ho fuso il taleggio a bagno maria con qualche cucchiaio di latte (quanto basta ad aiutare a sciogliere il formaggio) e una volta fuso ho tolto dal bagnomaria e aggiunto lo zafferano. Lo zafferano non deve sentire troppo il caldo, quindi aggiungete lo zafferano al formaggio fuso quando gli gnocchi sono praticamente pronti da condire. Ho versato la salsa in una padella larga dove man mano mettevo gli gnocchi venuti a galla e raccolti con una schiumarola. Facili, gustosi, profumatissimi.
In tavola con un bel bianco profumato. Magari di Sicilia.
Bravissima. Molto molto “ispirosi”.
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