Preda di un attacco da acquisto impulsivo ho portato a casa del rabarbaro senza sapere bene cosa farci. Così è nata questa crostata. Quando poi mi hanno chiesto di rifarla, di rabarbaro non ce n’era più e allora su suggerimento de @lamentore ho inserito una ganache al cioccolato bianco in sostituzione.
Ingredienti per una teglia da 24 cm.
Pasta frolla:
- 300 gr. farina bianca 00
- 35 gr. farina di mais
- 200 gr. burro
- 130 gr. zucchero
- una punta di vanillina
- la scorza di ¼ di limone bio e ¼ di un’arancia
- 3,5 grammi di sale
- 3 tuorli di uova grandi (altrimenti 4 piccole)
Copertura e gelatina:
- 375 gr. di lamponi (3 confezioni)
- 400 gr. di rabarbaro
- 125 gr. di zucchero fine
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- 175 gr. di acqua naturale
- 2 fogli di colla di pesce
Nella variante al cioccolato bianco sostituire il rabarbaro e lo zucchero di canna con:
- 200 gr. cioccolato bianco
- 80 gr. panna da cucina
- 20 gr. burro
Frolla – secondo la ricetta di Claudio Sadler
- Burro a temperatura ambiente
- Scorza di limone e di arancia tagliate finissime a coltello (oppure grattugiate).
- Tutti gli ingredienti nella planetaria fino ad ottenere un impasto omogeneo.
- Pasta coperta con la pellicola, in frigorifero minimo 30 minuti, meglio una/due ore.
- Pasta stesa molto velocemente in una teglia imburrata e infarinata.
- In forno a 180° per 20 minuti, coperta con un foglio di alluminio riempito con legumi secchi.
- Legumi e alluminio tolti. Altri dieci minuti di cottura.
La purea di rabarbaro
- Lavato e pulito come se fosse sedano e tagliato a tocchetti.
- Messo su una placca e spolverato con due cucchiai di zucchero di canna infornato a 180° coperto con un foglio di alluminio, per circa 15 minuti.
- Frullato il composto.
Lo sciroppo / gelatina di lamponi
- 175 gr. di lamponi e 175 gr. d’acqua in un pentolino a bollire per circa 7 minuti o comunque finché i lamponi non si sono completamente disfatti.
- Un foglio e mezzo di colla di pesce ad ammorbidire in acqua
- Succo di lamponi filtrato con un colino chinoise un paio di volte.
- Rimesso sul fuoco con 125 gr. di zucchero extra fine. Una volta sciolto lo zucchero aggiunta la colla di pesce a fuoco spento per farla sciogliere.
La composizione
Sul fondo della crostata la purea di rabarbaro, sopra i lamponi freschi e a chiudere il tutto la gelatina. In frigorifero per un paio d’ore per rassodare.
La variante al cioccolato bianco
- Nello sciroppo di lamponi per renderlo meno stucchevole: 100 gr. zucchero, 200 gr. lamponi e qualche goccia di limone.
- Panna in un pentolino e portata a sfiorare il bollore.
- Cioccolato bianco tritato finemente e messo in una ciotola capiente “a bagnomaria”.
- Panna aggiunta poco alla volta lavorando con un cucchiaio di legno per ottenere un composto liscio e omogeneo.
- Aggiunto burro a temperatura ambiente.
Consigli:
- i lamponi freschi li ho aggiunti quando la ganache era mezza rappresa, in modo da non farli sprofondare e allo stesso tempo avere un punto di “ancoraggio” per i frutti di bosco;
- ho aspettato che la ganache fosse completamente solida e che la gelatina fosse a temperatura ambiente (senza che avesse cominciato a solidificare) per non andare a sciogliere nuovamente il cioccolato con effetti che potete ben immaginare.
L’Abbinamento
Doppia versione, doppio abbinamento. Con il rabarbaro uno miei preferiti tra i vini da dessert: il Moscato Rosa di Elena Walch è un passito dalla grande personalità caratterizzato da un colore rosso rubino e da profumi delicati di rosa e viola, partner ideali di una crostata.
La presenza del cioccolato nella seconda versione mi ha spinto verso i distillati, andando a scegliere un RUM Appleton Estate. Ha una nota alcolica forse troppo evidente per essere bevuto da solo, ma che diventa il plus nell’abbinamento con un dolce o direttamente con il cioccolato.