Il Moro in camicia: niente di meglio per quando ci si sente giù

Qualche giorno fa ho ricevuto una email, in cui mi si chiedeva di partecipare a una bellissima iniziativa Women for Expo. La call to action era chiarissima: segnalare la ricetta che amavamo di più da bambine, quella che ci ricorda un particolare momento, quella che facciamo in casa quando ci sentiamo giù. Ecco, siccome questo è un periodo in cui sono ancora preda di tossi e raffreddori molesti, l’umore non è ancora primaverile e la to-do-list è di quelle che non si svuotano mai, ho proprio voluto pensare alla mia consolazione per quanto mi sento giù. E credetemi non c’è migliore consolazione, seppure effimera, del dolce meraviglioso che sto per raccontarvi.

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Quando lo zenzero si fa biscotto

I biscotti allo zenzero sono nati per caso un sabato piovoso all’Ortomercato laddove si riforniscono il 90% dei piccoli ristoranti etnici milanesi a partire da quelli cinesi, insieme a famiglie alla ricerca di qualità/quantità/convenienza. Così tra una cassetta di fragole e una  cassa di pomodori ci siamo fatti tentare da un sacchettone di zenzero a 3 euro. Una volta arrivati a casa è scattata la caccia all’idea per impiegare al meglio il magico rizoma.

Nel reparto dolci, cercando qualcosa di leggermente diverso dal pan di zenzero, sono approdato qui e dopo qualche piccola modifica siamo arrivati a ottimi biscotti facili e veloci da eseguire:

  • 250 g di farina tipo 0 (lo avrete capito che da queste parti non avrai altra farina all’infuori del Mulino Marino).
  • 1 uovo
  • 100 g di burro
  • 90 g di zucchero bianco
  • 1 cucchiaino di lievito
  • cioccolato fondente in tavoletta
  • zenzero fresco (come se piovesse)

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Strudel di pere e cioccolato

Lo strudel è un dolce sottovalutato. Si tende a mangiarlo principalmente quando si va a sciare e a dimenticarlo in altri momenti. 
In realtà lo strudel è un dolce semplice e molto buono che può essere farcito in tanti modi diversi e tutti molto gustosi: dal classico con le mele, a quello con frutta secca, prugne, albicocche, marmellata oppure come piace tanto in casa mia ossia con pere e cioccolato.
Non bisogna farsi prendere dalla pigrizia di comprare la sfoglia fatta (non che abbia qualcosa in contrario se uno ha proprio fretta) perché’ secondo me quella vera da strudel è molto più leggera e friabile. 
Quindi iniziamo dalla sfoglia per la quale servono solo
  • 250 grammi di farina 00
  • Un pizzico di sale
  • 2 cucchiai di olio di semi
  • 150 ml circa di acqua tiepida.
Ho lavorato la farina bianca con un pizzico di sale, 2 cucchiai di olio di semi e impastato aggiungendo man mano circa 150 ml di acqua tiepida (35-37 gradi circa misurati con il fantastico termometro dell’Ikea). Una volta ottenuta una palla liscia ed elastica, ho unto la superficie con un po’ d’olio e messo a riposare per circa 30 minuti sotto una insalatiera ben asciutta e riscaldata (io l’ho tenuta sotto il calorifero).  Per una sfoglia perfetta potete leggervi la ricetta di gennarino (http://www.gennarino.org/pastastrudel.htm). Io l’ho letta la prima volta e ormai vado a ricordo ed esperienza.
 

Le repas vert… un pranzo in verde

Anche se questo blog e’ nato da poco, mi rendo sempre più  conto di quanto il colore nei miei piatti sia importante. Il colore scalda l’umore e la tavola, mette gioia nei commensali e spesso risveglia ricordi di viaggi.

Il repas vert  non nasce propriamente dal ricordo di un viaggio, anche se la Sicilia la porto nel cuore, ma attorno a un ingrediente deliziosamente verde: il pistacchio.

Scoperto di avere un’amica golosa di pistacchi e sapendo che voleva preparare un primo a base di bottarga e pistacchi e un pesce in crosta di pistacchi, ho deciso che avrei per forza di cose dovuto preparare un dolce a base di pistacchi.

Per dovere di cronaca il resto del repas vert, al quale Abeone e io abbiamo contribuito realizzando dei tagliolini freschi, lo trovate qui. Io vi “regalo” solo la ricetta del dolce: la torta al cioccolato e pistacchi. Continua a leggere

Halloween quando arriva arriva…

Halloween è come il Natale, quando arriva arriva. O meglio a casa nostra è arrivato il giorno dopo causa personale inadeguatezza da madre che il 31 ottobre si è presentata a casa alle 21 passate.
Anche se con un giorno in ritardo, ho cercato di rendere felice il cucciolo biondo realizzando una torta come da brief, ossia “mamma, fammi una torta mostruosa”.
Non starò a raccontarvi tutta la ricetta della torta che sta sotto (per i curiosi si tratta di un semplice pan di spagna farcito con crema rocher presa da qui e ricoperto da una ganache al cioccolato… una robina da un paio di milioni di calorie o poco più), mi limiterò a condividere il risultato con una foto.

Pasta di zucchero in colori “mostruosi”, le istruzioni del piccolo padrone di casa e un po’ di fantasia…

Ma ecco anche i credits: la zucca e la rosa nera le ho fatte io, la ragnatela insanguinata, il teschio e gli occhi della strega li ha fatti @abeone, tutto il resto ossia cappello e naso della strega, scheletro, ragno e fantasma il fantastico Lollo che si merita un bravo molto speciale!

Mi piacciono le cose (e le persone) morbide: i muffin allo yogurt e gocce di cioccolato

I muffin sono dolcetti che a Lollo, il mio cucciolo biondo, piacciono molto. Ovviamente lui preferisce quelli super cioccolatosi e burrosi, ma spesso io ne preparo una versione più leggera che va benissimo anche per la merenda o per la colazione del mattino. I muffin, in tutte le loro fogge o nella versione più  evoluta- i cupcakes- piacciono anche a me per la loro morbidezza, perché  mi rappresentano e rappresentano le persone che mi piacciono.  La base di partenza è la super classica torta 7 vasetti, che potete trovare su quasi tutti i siti e blog food (come ad esempio questo che è uno dei miei preferiti, oppure qui).
Io ho applicato alcune varianti: ho usato olio evo, ma metà dose, non ho usato la fecola di patate, ho aggiunto gocce di cioccolato e realizzato dei muffin anziché la torta classica. Continua a leggere