La zucchina rotonda ripiena di funghi, uova e tartufo

“Guarda che belle zucchine rotonde che poi le fai ripiene.”
Così è nata questa ricetta, dal suggerimento di Fabrizio, il mio “spacciatore” di frutta e verdura del mercato del giovedì di Via Ampere. Un piatto semplice e d’effetto, più che un secondo una ricca entrée.

ingr zucchina ripiena

Ingredienti per 2 persone:

  • due zucchine tonde
  • due uova
  • due porcini freschi
  • qualche scaglia di tartufo
  • una robiola da 100 grammi
  • un rametto di timo
  • sale, pepe e olio EVO qb
  1. Mettere sul fuoco a bollire una pentola d’acqua che possa accogliere le zucchine, nel mentre togliere il “cappello” delle zucchine e svuotarle con l’aiuto di un cucchiaino. Bollire le zucchine svuotate in acqua salata per 10 minuti. Scolarle e lasciarle asciugare bene.
  2.  Nel mentre pulire i funghi farli a fettine e scottarli in una padella antiaderente con un filo d’olio e un pizzico di sale e un rametto di timo. Farli raffreddare.
  3. Accendere il forno statico a 200 °C
  4. Lavorare  la robiola con un cucchiaio di legno insieme a un cucchiaio d’olio e un pizzico di pepe nero macinato al momento in modo da renderla cremosa.
  5. Coprire l’interno delle zucchine con uno strato sottile di robiola e riempire a tre quarti con i funghi, lasciando uno spazio al centro come fosse un vulcano. In questo modo l’uovo tenderà a rimanere al centro.
  6. Sgusciare un uovo per zucchina nel buco lasciato dai funghi.
  7. Infornare per circa 15 minuti. Fate comunque attenzione a sfornare appena il bianco dell’uovo si sarà rappreso.
  8. Sfornare decorare con qualche fettina di tartufo e servire caldo.

zucchina in riempimentoVariante: se non siete amanti del tartufo potete mettere, sia prima che dopo la cottura, del parmigiano grattugiato sopra l’uovo.

E con la parte interna della zucchina? e se avanza un po’ di robiola? Prossimamente in una ricetta veloce e super golosa.

L’abbinamento
BARBARESCO def
Con il tartufo, che alla fine la fa da padrone in quanto ad aromaticità solitamente si abbina un bianco strutturato, capace “di tenergli testa”, anche se l’equilibrio non è facile da ottenere. In realtà ho optato per un rosso che viceversa non deve essere molto impegnativo sotto il profilo aromatico, con poca acidità e freschezza, con tannini morbidi. Tutto questo ci spinge verso un vino maturo: un Barbaresco DOCG La casa in collina di Vite Colte del 2013 ha svolto il suo compito di accompagnamento e arricchimento del pasto più che egregiamente.

zucchina ripiena

Le polpette di pollo ripiene di mirtilli

Una ricetta veloce dai gusti un po’ nordici, per dare un po’ di sprint al “solito” petto di pollo.trita di pollo

Ingredienti per tre persone

  • Un petto di pollo intero
  • Due uova
  • Tre cucchiai abbondanti di composta di mirtilli neri senza zucchero
  • Un cucchiaio di senape
  • Sale e pepe qb
  • Pane grattugiato
  • Olio di arachidi per friggere
  1. Tagliare a pezzi il petto di pollo e macinarlo facendolo diventare carne trita
  2. Aggiungere un uovo intero e regolare di sale e pepe mischiando bene
  3. Amalgamare la composta di mirtilli con la senape
  4. Comporre le polpette facendo un buco al centro e riempiendole di composta e senape.
    marmellata mirtilli neri e senape        fare le polpette
  5. Passare nel secondo uovo sbattuto e nel pane grattugiato per poi friggere in abbondante olio di arachidi.
  6. Raggiunta la doratura (2/3 minuti max) scolare e asciugare bene prima di servire calde.

L30X42 /2‘abbinamento
Un azzardo. Pur essendo le polpette di carne bianca, la presenza di forti sapori dati da mirtilli e senape mi hanno spinto su un rosso di buona struttura. Il Synthesi di Paternoster è un Aglianico di colore rosso rubino molto carico. Un bouquet ampio e complesso, dove emergono tra gli altri sentori di frutti neri (vedi mirtilli) e sullo sfondo toni speziati. In bocca arriva un sapore asciutto e caldo che evidenzia grande eleganza e mantiene lunga persistenza.

 

polpette ripiene

Abbasso il buffet viva l’Abbrunch

Odio il buffet. Che sia pranzo di nozze, villaggio o ancor peggio brunch domenicale non sopporto l’idea di girare sgomitando tra tavoli “imbanditi” con cibarie spesso di scarso livello e portare al tavolo un sacco di roba che mi guarda e chiede “perché mi hai messo nel piatto se poi non vuoi mangiarmi?”.
Per questo quando domenica, invitato da amici al brunch o meglio l’Abbrunch di Abbottega già  il fatto che non ci fosse buffet, ma tutto servito al tavolo, era un buon punto di partenza. Continua a leggere